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... tanto x sfottò!!!
Cioè a me fa davvero piacere che sei tornato e devo dire che me lo sono anche segnato, ma dov’è che eravamo rimasti? :-D Nun mollààà Luigi... Dajeeee ;-)....................................................................................................................................................................................................................................

Ariema Curii | AC Giulianova
25/07 11:09

Black out tra le Alpi
23^ giornata

Trasferta in orizzontale, ma sempre sulle Alpi: da Sondrio andiamo a Udine. Complice la sfida di Coppa di Serie, facciamo un po’ di turnover, senza snaturare il nostro undici: il tandem offensivo è quello di scorta (Petrucci-G. Rosetti) e a centrocampo c’è M. Rosetti, mentre i cambi all’intervallo vedono subentrare i giovani Mazzola e Calligari.
Udine parte forte, fortissimo, non solamente in attacco, ma soprattutto in difesa: nei primi 45’ passano in vantaggio e non i concedono neanche un tiro che sia uno. Proprio zero azioni: il massimo che riusciamo a fare è un’ammonizione per Antinori.
La ripresa inizia in maniera rocambolesca: al 54’ pare incredibile leggere sul tabellone che abbiamo ribaltato le sorti con G. Rosetti e Petrucci, per un 2-1 assurdo. La festa dura poco: al 57’ Antinori si fa cacciare, e questo dà vigore a Udine, che prima pareggia al 59’, per poi tornare a guidare il match all’84’.
Vincere sarebbe stato un furto, ma un pareggio non avrebbe fatto scandalo, se fossimo rimasti in undici.
Avellinese e Rieti vincono, mentre la Messinese impatta sul pareggio: gli irpini sono sempre davanti, a quota 58, e si staccano dalla coppia Rieti-Sondrio a 50. Messinese insegue da vicino a 47.

Coppa di Serie - Quarti - Ritorno

Dopo il 2-4 di Avellino, ospitiamo i verdi al nostro stadio, decisi a non perdere (almeno) la faccia. In campo il meglio che possiamo: dobbiamo vincere 2-0 per passare alla semifinale, senza subire reti.
Vorremmo partire forte e riusciamo a passare in vantaggio al 18’, ma la qualità dell’Avellinese emerge a breve. Arriva il pareggio al 27’ e poi scende la calma fino all’intervallo. A inizio ripresa gli irpini ribaltano tutto, tirando poi i remi in barca: organizziamo sette occasioni, contro le loro tre, ma di gol nemmeno l’ombra. Perdiamo la partita e lasciamo la competizione, con il rammarico di aver voluto fare di più. Ci rimane solo il campionato.


Vittoria e mercato
21^ giornata

Il Giulianova non ci suscita particolari paure, anche se siamo in trasferta, per cui ci permettiamo un turnover massiccio (unico assente il DC Passarini) e un modulo inaspettato, ossia il 3-5-2.
Il primo quarto d’ora è puro equilibrio, ma a insaccare è il nostro Rosetti. Dopo il vantaggio, il buio assoluto: zero azioni fino alla mezzora, quando il Giulianova si accede di colpo e ci strapazza per gli ultimi 15’ della prima frazione, agguantando il meritato pareggio. All’intervallo doppio cambio che frutta subito il nuovo vantaggio del Sondrio: il neoentrato Pellicani, da terzino, segna, sebbene la gioia duri davvero poco. Al 57’ ancora pareggio, in questo match che pare destinato alla X, ma un rosso per i padroni di casa cambia tutto: prendiamo dominio e Pellicani si inventa la doppietta, seguito quindi da Deco al 74’.

Termina 4-2, per una vittoria importante nell’alta classifica: Avellinese, Rieti e Messinese vincono tutte a loro volta, per cui lassù si rimane con gli irpini a 52, il Sondrio a 47 e la coppia Rieti-Messinese a 46.

Sul fronte mercato, un solo colpo è andato a segno: la prossima annata arriverà l’AD Hubnik, 18 anni e 63 di tecnica, con stipendio 25k. Partirà l’AD Renner, pregiato 28enne da tecnica 93 e stipendio 95k. Potrebbe sembrare una pazzia, ma il titolare diventerà il nostro ex Primavera G. Rosetti, 24enne da tecnica 84 e con margine di crescita. Contando la giovane età del nuovo arrivo e di Rosetti, alla fine perdiamo 9 punti di tecnica (che diminuiranno sicuramente), risparmiamo 70k al giorno (ossia 2.6M in un anno) e incassiamo dalla cessione di Renner.
Altra mossa sicura sarà la cessione del PO Saprykin, 23 anni e tecnica 79, perché approderà in Prima Squadra il nostro Primavera Riva, 16enne da tecnica 66. L’AS Della Ciaja, tecnica 63 e 16 anni, rimarrà un altro anno in Primavera se saremo promossi: gli AS attuali, tecnica 88 e 86, garantiscono ovviamente maggior qualità nella massima serie. Così non fosse, congederemo Deco (tecnica 88 e 26 anni). L’altro 16enne decente è il DD Tokic, attualmente con tecnica 59: vedremo il margine di crescita della prossima annata per decidere se tenerlo o meno. Andrà a svincolarsi o a essere ceduto sicuramente Da Ponte, DS con tecnica 49.


Arrivare in vetta e qualificarsi in Coppa
16^ giornata (campionato e Coppa Nazionale)

Piove sul bagnato, in questo giorno di doppio confronto: abbiamo 3/4 di difesa titolare infortunata (Passarini, Antinori e Reggiani), mentre in attacco ancora assente l’AD Renner.

In campionato ospitiamo il Sapri, quello della spigolatrice della poesia di Molinari, che non pare un fulmine di guerra, per cui facciamo un po’ di turnover: in porta Saprykin, a centrocampo Rosetti (poi entrerà Calligari), Teixeira come CS e Rasmussen come CD.
Il match si rivela combattuto: fino alla mezzora dominiamo, con il vantaggio di Teixeira al 20’, ma arrivati al terzo di partita c’è un blackout. In 2’ il Sapri ribalta tutto quanto e ci ritroviamo all’intervallo sotto per 1-2. Doppio cambio negli spogliatoi e rientriamo decisi a fare nostra la partita: al terzo tentativo della ripresa pareggiamo con Fabbri, arginando poi la reazione ospite e riportandoci avanti con Petrucci al 66’. Premiamo l’acceleratore, ma non andiamo più in rete, mentre il Sapri non riesce a riprenderci.
Anche nei numeri siamo vincitori su ogni frangente: tre punti meritati.

In Coppa Nazionale la musica è diversa: andiamo a Perugia dal Grifone, compagine di A, schierando il meglio che possiamo, ma senza quattro titolari partiamo già in svantaggio. A rendere tangibile l’inferiorità ci pensano i padroni di casa, che ci segnano al 5’, così da mettere in chiaro chi comanda. Il primo tempo, in realtà, risulta poi abbastanza equilibrato, ma il pareggio non arriva. Il medesimo trend lo abbiamo a inizio ripresa, quando riusciamo pure a siglare l’1-1: al 66’ Deco la insacca. Da qui in poi, svegliamo la furia cieca del Grifone: dal 70’ circa non tiriamo più, oppressi dalle otto occasioni pericolose create dai nostri avversari, una delle quali frutta loro la rete della vittoria all’86’. Se il risultato sembra parlare di un match più o meno equilibrato, i numeri sono impietosi verso di noi: sconfitta meritata e uscita dalla competizione.

17^ giornata
Metà stagione è già arrivata e ci saluta con un altro doppio scontro: campionato e Coppa di serie, sempre contro Suzzara. Tornano Renner e Reggiani dall’infortunio, ma sono fuori forma, mentre a box permangono il DC Passarini e il DD Antinori.

In Coppa di serie siamo già qualificati, quindi facciamo un turnover assoluto, dando spazio ai meno utilizzati e a quelli che devono rimettersi in sesto. Inedita coppia di difesa Mazzola - Spizak, a centrocampo tandem giovane Calligari - Rosetti, giusto per far capire il tenore del nostro team. Anche il Suzzara mette in campo le seconde linee: il divario di forza è di 150 punti e, al fischio finale, il conto dei tiri è 19-5.
In quanto al calcio giocato, incredibilmente andiamo sotto al 5’: poi parte un assolo di nostre occasioni, tra primo e secondo tempo, che vede 8 azioni pericolose, contrapposte a una sola scorribanda avversaria. Finalmente al 58’ pareggiamo, con una rete di Teixeira, a seguito della quale proseguiamo a farci pericolose. Purtroppo non capitalizziamo e finisce 1-1, ma fondamentalmente non c’era niente in palio.
Ai quarti ci attende un doppio scontro con l’Avellinese, capolista. L’asticella si alza.

Ancora Suzzara in campionato, ma la qualità è ben diversa: solo una cinquantina di punti-forza di divario a nostro favore, ma fattore campo a nostro sfavore. Il nostro undici è quasi il migliore possibile, ma i padroni di casa ci danno filo da torcere: ci surclassano nei tiri (7-11), in possesso palla sfoggiano un umiliante 66%, mentre nell’1vs1 c’è equilibrio. La partita giocata scorre sui binari dell’equilibrio, che riusciamo a infrangere al 75’ con Heinze: subito dopo, però, rosso per Velasquez (due giornate di stop). In inferiorità numerica riusciamo a contenere bene il Suzzara, cui concediamo solo un tiro nel restante tempo: ci portiamo a casa la partita, per chiudere in bellezza l’andata.
Adesso siamo in testa alla serie B, ma non da soli: il trittico Sondrio-Rieti-Avellinese ha 40 punti, mentre la Messinese è a quota 34. La quinta in classifica, il Campobasso, è ancor più indietro, a 29, per cui pare che la promozione sembra un affare a quattro.


Un Grande Ritorno
Torna nel calcio giocato colui che un giorno fece grande la Colognese portandola in serie A. Nuova avventura Rivoli. In quattro stagioni la Serie A in 7 la Champions! Segnatevelo! SONO TORNATO.....................

Luigi Fontana | AC Rivoli
23/04 23:14

Ritorno alla vittoria
24^ giornata

Per tornare alla vittoria, vittima sacrificale Roma Laziale, schieriamo il nostro miglior undici. L’unico assente è il CD Rasmussen, infortunato, ma rientra nel novero delle riserve: al 46’ il CD titolare Velasquez, alquanto esausto essendo senza sostituto, verrà sostituito dall’AS Petrucci.
Iniziamo con veemenza, ma nel primo tempo, nonostante i nostri nove tiri contrapposti ai loro quattro, non si blocca niente. La foga è palpabile fin da subito: al 4’ il DC Kuskin vede il giallo e gli animi si placano.
Nella ripresa il primo affondo avversario arriva solamente all’80’: prima è un nostro monologo assoluto che non vede realizzazione. La svolta giunge al 75’, quando un infortunio lascia Roma Laziale in dieci: dobbiamo vincere per non perdere il treno promozione e attacchiamo allo spasimo.
Quando oramai il pareggio sembra l’esito sicuro, caliamo i colpi perfetti: il tandem offensivo Deco-Renner, all’87’ e al 96’, vanno in rete per il 2-0 finale.
Vittoria importante, anche visti gli altri esiti: se Avellinese vince come al solito, seppur di misura, con un Matera di bassa classifica, la Messinese pareggia con il Suzzara, al pari del Rieti con la neopromossa Giada Maccarese.
Abbiamo Avellinese a 61, Sondrio a 53, Rieti a 51 e Messinese a 48. Dietro la Cosentina accorcia, ora a quota 41.


Petrucci ci regala tripletta e vittoria
22^ giornata

Ci viene a fare visita il Matera, team contro cui ci permettiamo di cambiare 3/4 di difesa all’intervallo, così da tenere alta la presenza in campo dei centrali e del convalescente Antinori. Ancora out il CD Velasquez, infortunato, mentre come AS Petrucci è stato preferito a Deco.
La prima occasione è del Matera, al 5’, ma da lì in poi inizia un monologo del Sondrio che costruisce innumerevoli pericolosità, concretizzate in due reti di Petrucci al 13’ e al 32’. Se dalla nostra parte abbiamo una grande fase di costruzione, il Matera rivela avere una gran mira: sue tre tiri nei primi 45’, uno si insacca e all’intervallo siamo solamente sul 2-1.
La ripresa, dopo il triplice cambio, è molto più equilibrata, sul filo del rasoio con una sola rete di vantaggio: per fortuna ancora Petrucci, all’81’, fissa il 3-1 definitivo e ci portiamo a casa i tre punti.

Le nostre avversarie per la promozione vedono la capolista Avellinese imporsi meritatamente in trasferta con il Giulianova; il Rieti impatta 1-1 con in Suzzara, pur meritando la vittoria, e la Messinese imbarca 5 gol dalla Cosentina.
La classifica vede Avellinese a 55, Sondrio a 50, Rieti a 47 e Messinese a 46, con la Cosentina distante a 37 in quinta posizione.


Avellino non perdona
20^ giornata

Sfida d’alta quota contro la capolista Avellinese: il nostro undici vede il ritorno da titolare del CD Velasquez e il rientro, nella ripresa, di Passarini al centro della difesa, mentre Heinze è out dal centrocampo.
Partenza equilibrata, dove rispondiamo colpo su colpo: al 10’ andiamo sotto, ma all’11’ Renner ristabilisce il pari. Il fattore campo comincia, poi, a farsi sentire: diventiamo pericolosi e l’ago della bilancia pende dalla nostra parte fino all’intervallo. La ripresa inizia con difficoltà: veniamo subissati di tiri, ma la baracca sembra reggere. Sappiamo di dover faticare, ma la svolta avviene al 71’ con il rosso a Passarini: difesa spaccata, senza DC, e subiamo due reti in 2’. Sotto 1-3 e con l’uomo in meno, non reagiamo e al fischio finale usciamo sconfitti.

Il Rieti cade a Cosenza, dando modo alla Messinese di agguantarlo grazie alla vittoria a domicilio a Salò. Ora l’Avellinese guida a 49 punti, Sondrio a 44 e la coppia Rieti-Messinese a 43. Quattro team per tre posti.


Momento complicato
18^ giornata

Inizia il girone di ritorno contro la Cesenatica, in trasferta, e siamo senza Passarini e Antinori, squalificati (per cui mezza difesa titolare) e il CD titolare Velasquez, squalificato. Facciamo qualche cambio nel nostro undici, sfruttando l’inferiorità del nostro avversario.
I padroni di casa partono forte, inanellando due azioni pericolose, ma poi saliamo in cattedra e, al terzo tentativo, al 25’ Fabbri la sblocca a nostro favore. Arriviamo a fine primo tempo e, dopo un paio di cambi importanti, la ripresa è tutta un’altra musica: attacchiamo a testa bassa e, a cavallo dell’80’, Rasmussen, il CD di riserva, e Rosetti calano il tris. Arriva anche il gol della bandiera dei padroni di casa, ma al fischio finale la vittoria è meritatamente nostra. Nulla da eccepire.

19^ giornata

Ospitiamo Giada Maccarese e si rivede dal 1’ Antinori, che torna dal lungo infortunio. Ancora assenti Velasquez e Passarini, spazio a centrocampo ai giovani Rosetti e Calligari (un tempo a testa). Dovrebbe essere una partita facile, ma così non è: nei primi 45’ sostanziale equilibrio, ma all’intervallo siamo sotto di uno. Stessa musica nella ripresa: riusciamo a trovare il pareggio con Teixeira al 58’, poi gestiamo anche un finale che vede scorribande da ambo i lati. Finisce giustamente 1-1, per una classifica che vede l’Avellinese in vetta a 46, noi a 44 e il Rieti a 43. La Messinese, quarta, è a 40, un abisso avanti rispetto alle quinte, a quota 30.
Domani sfida con la capolista, alta tensione.

Coppa di serie - Quarti di finale - Andata

Avversario che peggiore non poteva essere: Avellinese, capolista, in trasferta. Out i due difensori titolari Passarini e Antinori, al loro posto Spizak e Pellicani. Al fischio di inizio la forza è pressoché identica, ma dopo due incursioni nostre, andiamo sotto al 12’. Heinze la riprende subito, al 18’, ma poi ci spegniamo. Incredibile come riusciamo a reggere ben nove tiri dei lupi dell’Irpinia, per andare a respirare all’intervallo e riorganizzare le idee. Nella ripresa abbiamo un piglio diverso e la ribaltiamo al 59’ con Deco, ma è un fuoco di paglia: abbiamo un assurdo blackout e, tra il 66’ e il 71’, prendiamo tre gol che abbassano in maniera quasi assoluta le possibilità di passaggio del turno. Finisce 2-4, sconfitta su cui nulla possiamo dire: al ritorno ci sarà da faticare forte.


In cerca della vetta
14^ giornata

Sale a Sondrio il Ciserano e lo accogliamo senza tre titolari: Passarini squalificato al centro della difesa (al suo posto Spizak), il DD Antinori e l’AD Renner infortunati (sostituiti rispettivamente da Pellicani e Rosetti). I nostri ospiti non sono così remissivi, anzi, e tirano più di noi; noi vinciamo solo il possesso palla e, cosa non da poco, la partita. Viene premiata la nostra precisione: al 2’ Heinze ci porta avanti, al 25’ Deco raddoppia e al 34’ Rosetti fissa il definitivo 3-0. Raggiunto l’obiettivo, tiriamo i remi in barca: dopo l’ultima rete facciamo tre tiri, mentre il Ciserano ne colleziona ben sette, ma l’esito non cambia. Vittoria.

15^ giornata
Si avvicina la metà del campionato e noi siamo a Cosenza, dove i padroni di casa ci equivalgono in quanto a forza e hanno pure il fattore campo a favore. Nel nostro undici abbiamo il trittico Passarini (si fa male senza giocare)-Antinori-Renner ancora out per infortunio, ma le riserve non li fanno rimpiangere: Spizak (-7 tecnica rispetto al titolare), Pellicani (-4) e Rosetti (-10) non fanno sentire eccessivamente la mancanza.
L’inizio è un alternarsi di tiri, ma la sblocca Deco al 9’; a fine primo tempo veniamo ripresi, ma non c’è nulla da eccepire visto l’equilibrio mostrato. Nella ripresa ripartiamo forte: siamo più offensivi e al 67’ Velasquez ci rimette avanti. Da lì in poi ci difendiamo e portiamo a casa altri tre punti, sudati.

Siamo terzi, a +3 dalla quarta e a -2 dalla vetta: lotta serrata.


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